“Berna controlli le dogane”

Bellinzona prende carta e penna e scrive a Berna. Il Canton Ticino, dopo il varo del decreto italiano domenica con le nuove restrizioni per fronteggiare l’emergenza coronavirus, ha infatti chiesto ufficialmente al Consiglio federale “una presenza fisica ai valichi stradali, ferroviari e della navigazione, da parte del personale del Corpo federale delle guardie di confine…”. Da parte sua il Cantone, come noto, ha scritto e poi messo concretamente a disposizione il supporto della polizia cantonale.

Nella missiva inviata lunedì, di cui la RSI è in possesso di una copia, si chiedono anche disposizioni “simili alle misure indicate e in fase di attuazione da parte delle autorità italiane al confine nazionale” e di prendere contatto attivamente con l’Italia così da coordinare i controlli in entrata e in uscita.

“Rischio perdita fiducia nelle autorità federali”

“Nelle ultime ore – si legge ancora nella lettera – , da parte della popolazione, rileviamo un’incomprensione che potrebbe, a nostro modo di vedere se non corretta, tramutarsi in una perdita di fiducia nelle Istituzioni federali. Questa percezione trova (già ora) conferma nei media, sui social e, non da ultimo, nell’importante e crescente numero di richieste esplicative alle scriventi Autorità cantonali”.