Con l’inizio dell’inverno e il ritorno della neve anche sulle montagne ticinesi, fa di nuovo capolino pure il progetto di prevenzione “Montagne sicure”. Il focus di questa edizione del consueto libretto proposto dal Dipartimento delle istituzioni (DI) è posto sul “fuori pista”. L’obiettivo è di sensibilizzare soprattutto chi frequenta saltuariamente la montagna e abbandona le stazioni invernali alla ricerca di maggiore libertà.
La maggiore libertà e la natura incontaminata nascondono talvolta delle situazioni inaspettate che bisogna saper gestire, soprattutto se si frequenta la montagna solo occasionalmente
Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni
Il progetto si avvale delle competenze di esperti di montagna e sicurezza e presenta come sempre importanti consigli e preziose indicazioni per praticare nella massima sicurezza possibile gli sport invernali.
Il telefonino può essere un prezioso alleato
Nel comunicato con cui il DI presenta il nuovo libretto “Consigli per una montagna sicura” si sottolinea anche come il telefonino possa rivelarsi uno strumento utile e decisivo in caso d’emergenza. Si suggerisce di attivare la geolocalizzazione e l’invio delle coordinate della posizione a un conoscente e di scaricare le app che aiutano a pianificare l’escursione (SLF White Risk, e MeteoSvizzera), nonché quella da utilizzare nella malaugurata situazione di un incidente (REGA). Un’app, quest’ultima, molto efficace anche per il tracciamento del percorso.
Si consiglia anche di non mettere mai in “modalità aereo” lo smartphone, ma occorre tener conto che in altitudine la copertura non è sempre assicurata. Inoltre, le basse temperature riducono la durata delle batterie (per ovviare si consiglia un power-bank). “Giusto affidarsi alla tecnologia - chiosa il DI - ma altrettanto necessario informare conoscenti e famigliari sulle escursioni che si intendono effettuare”.
Prime sciate ad Airolo
Il Quotidiano 21.12.2024, 19:00