Era la sera del 20 agosto scorso quando in via Galbisio, a Bellinzona, accadde il dramma. Vittima una 52enne della regione che, per conto di una società di vigilanza, stava dirigendo il traffico sul cantiere allora in corso. Verso le 22.30 venne investita da un camion, impegnato nei lavori. Per lei non ci fu purtroppo nulla da fare.
Di qui l’apertura dell’inchiesta penale, che è giunta ora a una svolta. L’ingegner Massimo Dalessi ha infatti consegnato la perizia disposta dalla procura per chiarire la dinamica dell’incidente.
Pochi istanti prima l’autista del camion – un 53enne della provincia di Sondrio – aveva spiegato alla donna la manovra che si apprestava a compiere; necessaria per permettere a un altro mezzo pesante di lasciare il cantiere. Dopo essersi scostato con una breve retromarcia, il veicolo si spostò in avanti. E mentre procedeva a passo d’uomo urtò l’agente di sicurezza.
L’impatto avvenne sul lato anteriore destro del camion. Non si sa come la 52enne si sia mossa in quegli attimi lungo la strada. Comunque sia, in base alle ipotesi formulate dal perito il conducente avrebbe teoricamente potuto scorgere (almeno per alcuni secondi) la vittima.
Toccherà ora alla procuratrice pubblica Anna Fumagalli valutare la sua posizione processuale. Stabilire cioè se il comportamento del camionista sia o no stato corretto. Il 53enne, difeso da Diego Olgiati, è attualmente indagato per omicidio colposo.
Quotidiano del 13.02.2025