Il maltempo nelle ultime settimane ha colpito duramente le regioni montane, ma non per questo vanno abbandonate. Anzi. Vanno aiutate a risollevarsi e va loro riconosciuta pari dignità rispetto alle regioni urbane. Lo sostiene tramite un comunicato l’Alleanza patriziale ticinese (ALPA) nel quale sottolinea che il destino delle regioni di montagna (depositarie di un grande patrimonio storico, naturalistico, culturale, socioeconomico, turistico e antropologico) non è segnato.
Il comitato direttivo dell’ALPA ha deciso di aderire alle raccolte fondi promosse per sostenere la Vallemaggia e la Mesolcina e invita tutti gli enti patriziali a fare altrettanto. “Serve la collaborazione mirata e coordinata di tutti gli attori che operano abitualmente sul territorio Comuni, Cantone, Confederazione, Enti regionali di sviluppo, Organizzazioni turistiche regionali e tutte le associazioni attive sul territorio”, recita la presa di posizione.
Un pensiero particolare va evidentemente ai Patriziati che “sono stati coinvolti drammaticamente dagli eventi e il territorio da loro gestito e amministrato da secoli è stato tragicamente sconvolto”. Questi “avranno necessità di sostegno per poter operare con la necessaria efficacia”, sottolinea l’ALPA che al Consiglio di Stato ticinese chiede “un aumento straordinario del Fondo per la gestione del territorio, così che vi siano i finanziamenti necessari per poter ripristinare nel minor tempo possibile le zone danneggiate”.
L’Ente cantonale che raggruppa 200 Patriziati e rappresenta circa 90’000 patrizi in Ticino, rivendica inoltre “una nuova strategia di collaborazione e protezione della popolazione, con l’impiego di ogni forza possibile per contribuire a gestire le emergenze dovrà altresì essere prioritaria, soprattutto nell’arco alpino, nonché il supporto costante agli enormi sforzi di ricostruzione e premunizione”.
RG 12.30 del 07.07.24: gli ultimi aggiornamenti sul fronte del maltempo in Ticino e Moesano
RSI Info 07.07.2024, 13:12
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