La lotta contro il tabagismo resta attuale. L’occasione per tornare a parlarne è la Giornata mondiale senza tabacco, promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), che punta il dito sugli effetti nocivi anche delle sigarette elettroniche, ormai fin troppo diffuse fra i più giovani (anche nella Svizzera Italiana, dove sono in pratica l’unica modalità di fumare). Modalità non priva di rischi.
La giornata mondiale cade ufficialmente il 31 maggio. A Lugano però si è anticipato un po’ tutto, con un evento intitolato “Non fumare è intelligente”. In Svizzera si stima che i decessi correlati al fumo siano 9’500 all’anno, con spese sanitarie per tre miliardi di franchi.
“La Confederazione è al penultimo posto di tutti gli Stati che fanno qualcosa contro il fumo. Tra un po’ saremo gli ultimi perché le multinazionali sono molto forti e danno soldi ai partiti politici affinché non prendano decisioni contro di loro”. Sono le parole - anche dure - di Alberto Polli, presidente dell’Associazione svizzera non fumatori.
Preoccupa il 'boom' del fumo elettronico
Il Quotidiano 29.05.2024, 19:00
I rischi delle sigarette elettroniche
Negli ultimi anni ad aver conosciuto un vero e proprio boom fra i giovani, e non solo, sono le sigarette elettroniche, le cosiddette “puff” o “svapo”. Colori sgargianti, sapori gradevoli e una pubblicità accattivanti: guardandole è facile dimenticarsi degli aspetti nocivi, ma i gusti dolci aumentano il rischio di dipendenza perché, in poco tempo, chi le fuma assume parecchia nicotina, senza rendersene conto.
Non sono ancora chiari tutti i rischi, ma alcuni casi già ci sono: “Ad esempio giovani adolescenti che hanno sviluppato una polmonite chimica”, indica Marcello Di Valentino, cardiologo e docente all’Università della Svizzera italiana (USI). Ad essere aumentato è anche il consumo di sigarette elettroniche e non tra le giovani, spiega Di Valentino, sottolineando che in età adulta una donna fumatrice presenta un rischio di infarto maggiore rispetto a un uomo fumatore.
In aumento i fumatori giovanissimi
Statisticamente su 10 adolescenti che iniziano a fumare, 8 lo continueranno a fare anche in età adulta. In Svizzera il 26% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni fuma e in Ticino il dato è leggermente più alto. I dati mostrano un aumento di fumatori tra i giovanissimi, dove la prima sigaretta viene accesa tra gli 11 e i 15 anni. Per promuovere la prevenzione tra gli adolescenti è importante il “peer-to-peer”, spiega Mauro Realini, docente e ricercatore della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), “Funziona se il dibattito gira tra coetanei”.