Ticino e Grigioni

“Probabilmente ha già sconfinato”

L’orso in Val Vigezzo è vicino al confine con il Locarnese. Lo conferma, dall’Italia, il tenente colonnello Andrea Baldi

  • 26 settembre 2020, 20:22
  • 22 novembre, 18:31
01:59

CSI 18.00 del 26.09.2020: il servizio di Giorgia Roggiani

RSI Info 26.09.2020, 20:20

  • KEYSTONE
Di: CSI-Roggiani/dielle 

L'avvistamento risale a una settimana fa. L'orso, con ogni probabilità M29, un esemplare arrivato nella regione oltre un anno fa, dopo essere partito dal Trentino ed aver attraversato la Svizzera, è stato ripreso dalle foto trappole dei carabinieri del Reparto Parco Val Grande mentre era intanto a mangiare i resti di un animale predato da un lupo. La zona è relativamente vicina al confine elvetico nel Locarnese.

“Dal punto di vista lineare siamo nei 5-10 chilometri dal confine svizzero, ma dalla Vallemaggia è un po’ più distante – spiega ai microfoni della RSI il tenente colonnello Andrea Baldi . Diciamo che questo animale probabilmente ha già sconfinato diverse volte in Svizzera, anche se non ne abbiamo conferma. Durante quest’anno in Italia è stato segnalato diverse volte tra la Val d’Ossola, il Verbanese e adesso appunto in Val Vigezzo.”

In Ticino la presenza sicura dell'orso finora non è mai stata rilevata. Ci sono stati degli avvistamenti di recente, 2 solo quest’anno, ma gli indizi si sono rivelati deboli. Tornando agli spostamenti di M29, si sa che gravita nel Verbano Cusio Ossola da oltre un anno e proviene dal Trentino. La Svizzera l'ha gioco forza già attraversata ma - si pensa - senza dare notizia o creare problemi di sorta. “Le evidenze che abbiamo per quanto riguarda la zona ‘abitata’ quest’anno da questo orso – prosegue Baldi –, gravitano tutte intorno al parco nazionale della Val Grande, nella zona sud, ovest e nord. Abbiamo quindi motivo di ritenere che come superficie siamo sui 300 chilometri quadrati, una superficie idonea ad ospitare – almeno in via temporanea - l’animale”.

Difficile prevedere le prossime mosse dell’animale, che comunque non indossa un collare provvisto di geolocalizzazione. Per ora il Parco Val Grande sembra essere una zona gradita e finora non ha dato segnali di pericolosità. Gli esperti non escludono però un suo possibile trasferimento oltre frontiera o un suo rientro verso la zona d'origine.

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