Ticino e Grigioni

“Via le pensioni d’oro”, UDC retica in pressing

L’iniziativa popolare per togliere l’emolumento agli ex consiglieri di Stato ha raccolto 4’400 firme; l’ultima parola sulle rendite potrebbe spettare ai cittadini

  • 15 marzo, 20:32
  • 15 marzo, 20:38

Grigioni: 4 mila firme contro le pensioni dei ministri

Il Quotidiano 15.03.2024, 19:00

  • RSI
Di: QUOT/RSI Info

Più di 4’400 grigionesi hanno sottoscritto l’iniziativa popolare “Fine delle pensioni d’oro per i membri del governo”, lanciata proprio un anno fa dall’UDC. La consegna delle firme è avvenuta venerdì presso la Cancelleria dello Stato a Coira. Secondo i promotori le rendite a vita fino a oltre 100’000 franchi all’anno agli ex membri dell’esecutivo cantonale sono un inaccettabile “paracadute dorato”, motivo per il quale il partito democentrista ha deciso di chiamare in causa i cittadini.

Roman Hug, presidente dell’UDC retico, precisa che i membri del Governo hanno molte responsabilità e ricevono anche uno stipendio elevato, ben oltre i 200’000 franchi, ma – riferisce - poi gli stessi devono provvedere da soli alla loro vecchiaia. Qualcosa lo scorso anno, nel merito, si è già mosso ma è una soluzione che non soddisfa i democentristi che sono per la completa abolizione: Nel 2023 infatti il Parlamento ha deciso che gli ex ministri potranno beneficiare di una rendita-ponte solo fino ai sessantacinque anni e non più a vita.

“Noi abbiamo fatto il nostro lavoro, ha concluso Hug. Adesso il Governo deve preparare un messaggio, che sarà presentato al Legislativo in un secondo momento. E poi spero vivamente che sia possibile indire una votazione popolare il prima possibile. Sono quindi convinto che in tempi in cui anche la popolazione del nostro cantone deve stringere la cinghia, questo tema sarà molto sentito”. Entro due anni l’ultima parola sulle rendite degli ex membri del governo potrebbe spettare ai cittadini.

GrigioniSera del 15.03.24, il servizio di Patrick Colombo

RSI Info 15.03.2024, 20:37

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