Governo dei Grigioni, basta vitalizi

L'iniziativa per abolire i vitalizi agli ex consiglieri di Stato grigionesi è stata pubblicata venerdì sul Foglio ufficiale. L'UDC l'aveva annunciata al termine della scorsa sessione parlamentare, quando il Legislativo aveva deciso di non abolire i versamenti, ma di limitarli fino al pensionamento.

Il testo, intitolato "Basta con il paracadute dorato per i membri del Governo – No alla pensione vita natural durante", vuole modificare la legge sugli stipendi e sulla previdenza professionale dei consiglieri di Stato (LSPC).

La distribuzione dei volantini per la raccolta delle firme partirà a metà della prossima settimana. I promotori avranno tempo fino al 17 marzo 2024 per depositare le sottoscrizioni necessarie. "Sono molto fiducioso" ha rivelato ai microfoni RSI Roman Hug, presidente cantonale dell'UDC. "L'argomento sollevato incontra infatti il sostegno della popolazione" ha aggiunto.

Secondo l'UDC il versamento di una pensione a vita rappresenta un retaggio di un vecchio modo di fare politica. Il privilegio, ormai non più al passo coi tempi, è dunque da eliminare. Stando ai promotori, un consigliere di Stato riceve uno stipendio adeguato e deve essere in grado di badare a sé stesso, anche dopo aver abbandonato la carica.

La problematica era stata affrontata nella scorsa sessione parlamentare. La maggioranza del Parlamento (senza il sostegno dell'UDC) per finire aveva approvato una soluzione più morbida, che limita fino ai 65 anni il diritto di riscossione della rendita. Un debole compromesso, secondo i promotori dell'iniziativa popolare, che non risolve alla radice il problema dei trattamenti di favore.

"L'UDC avrebbe preferito non ricorrere allo strumento della votazione popolare. Sarebbe bastato il sostegno del Gran Consiglio all'incarico che postulava lo stop ai vitalizi per gli ex esponenti del Governo, ma gli altri partiti hanno scelto diversamente", conclude Roman Hug.