In Gran Consiglio a Bellinzona i deputati hanno fatto oggi, martedì, un primo passo per salvare la pensione dei dipendenti dello Stato. È di 700 milioni di franchi la somma che il Cantone verserà per sanare il buco finanziario creatosi negli ultimi anni nei conti della Cassa pensioni dello Stato. Il tema di cui si è dibattuto per tre ore è delicato oltre che molto tecnico poiché si parla del maggior istituto di previdenza ticinese che attualmente ha 15'000 assicurati.
Cassa pensioni in Gran Consiglio
Il Quotidiano 12.04.2022, 21:00
Dieci anni fa il Parlamento aveva deciso delle misure che però non avevano creato benefici e oggi non sono mancate le critiche a quanto stabilito allora. Si è arrivati a oggi -dopo due anni di lavoro- con la proposta che il leghista Michele Guerra, coordinatore della Sottocommissione finanze, ha definito "una soluzione innovativa che tutela al massimo l'interesse del contribuente e del Cantone".
Un compromesso da 700 milioni per le pensioni
Il Quotidiano 29.03.2022, 21:00
Semplificando all'osso la proposta consiste in questo: lo Stato anticipa i contributi che avrebbe dovuto versare fra alcuni anni. Questi 700 milioni saranno emessi sotto forma di obbligazioni e azioni che poi la Cassa pensioni investirà sul mercato durante i prossimi 25-30 anni. In questo modo si dovrebbe garantire la rendita a chi fra pochi anni andrà in pensione. La proposta in commissione aveva trovato l'accordo delle principali forze politiche. A combatterla oggi invano sono stati il Movimento per il Socialismo e il Partito Comunista che l'hanno definita problematica. Il consigliere di Stato Christian Vitta ha riconosciuto il rischio legato all'evoluzione dei mercati finanziari e ha aggiunto che "alla luce degli eventi recenti, l'aumento dei tassi di interesse, andrà fatta una valutazione sulla durata dei prestiti obbligazioni che il Cantone dovrà emettere. È possibile che si debba concluderne con una durata inferiore ai 30 anni previsti inizialmente, per trovare un giusto equilibrio con il costo del denaro".
Il direttore del Dipartimento finanze ed economia più volte ha sottolineato che quello di oggi è un primo passo e non risolverà tutti i problemi né la sostenibilità della Cassa pensioni. La diminuzione del tasso di conversione ad esempio è un altro tema di cui Governo e Gran Consiglio dovranno presto occuparsi.