Ticino e Grigioni

A Milano aria irrespirabile, ma in Ticino è sotto controllo

La metropoli italiana in questi giorni è tra le città più inquinate mentre nel cantone, pochi chilometri più a nord, la situazione è decisamente migliore, spiegano le autorità

  • 19 febbraio, 13:14
  • 19 febbraio, 13:22
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Milano nelle top delle città più inquinate, e il Ticino?

Telegiornale 19.02.2024, 12:30

Di: TG-Mattia Pacella/RSI Info 

Sta facendo discutere in questi giorni il livello dello smog in Lombardia e in particolare a Milano, che figura fra le città più inquinate al mondo secondo l’indice meteorologico statunitense IQAir (Air Quality Index), ieri (domenica) l’aria della metropoli risultava la quarta peggiore di tutte, dietro solo a Dacca (Bangladesh), Lahore (Pakistan) e Delhi (India).

Stando ai dati ufficiali di ARPA Lombardia per tre giorni di fila in alcune stazioni di rilevamento è stata superata la soglia di allerta delle polveri sottili.

Abbiamo chiesta a Ivan Maffioli, collaboratore scientifico dell’Ufficio ticinese dell’aria, clima ed energie rinnovabili cosa significano tali livelli in concreto. “Sono il doppio del valore limite giornaliero. Da noi corrisponde alla soglia di allarme, nel senso che in caso di superamento in due o più stazioni e delle condizioni meteo stabili ci sarebbe l’introduzione del 80km/h in autostrada, ma non è questo il caso”, spiega.

In Ticino, questa mattina si notava soprattutto su Mendrisiotto e Luganese una strana foschia, qui com’è la situazione?

“Durante i primi quattro giorni della settimana abbiamo avuto dei valori conformi al limite di legge – ci spiega ancora Maffioli - e poi a partire da venerdì abbiamo avuto un rialzo delle concentrazioni toccando la soglia di informazione di 75 microgrammi per metro cubo quindi una volta e mezzo il valore limite giornaliero questo a Chiasso per la giornata di ieri. Oggi la situazione dovrebbe migliorare con l’arrivo del favonio e poi verso metà settimana è previsto l’arrivo delle prime precipitazioni quindi dovremmo rientrare ampiamente al di sotto dei limiti di legge”.

Più in generale, conclude Maffioli, la situazione per il cantone sembra decisamente migliore rispetto al passato: “In Ticino la situazione è decisamente tranquilla: praticamente fino a fine gennaio non abbiamo avuto nessun superamento del valore limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo. Abbiamo avuto qualche superamento ma veramente sporadico nelle ultime settimane, ma direi che la tendenza e sempre al miglioramento nel senso che negli anni scorsi il numero di superamenti era sicuramente più alto. E se si torna indietro nel tempo per esempio vent’anni fa in alcune località del Sottoceneri avevamo più di 100 giorni di superamento in particolare nel Mendrisiotto. E oggi sono una manciata”.

“Le polveri sottili si accumulano soprattutto in condizioni di inversioni termiche”, spiega inoltre Guido Della Bruna, di MeteoSvizzera. “Il rimescolamento verticale dell’aria è frenato e quindi non c’è una diluizione di queste particelle che si concentrano a livello del suolo”.

Indice IQAir

Alcuni siti hanno utilizzato come indice di inquinamento lo US-AQI: ossia l’indice di qualità dell’aria statunitense. È un insieme di dati aggregati dei principali cinque inquinanti l’ozono troposferico, l’inquinamento da particelle (noto anche come particolato, inclusi PM2,5 e PM10) il monossido di carbonio, diossido di zolfo e il diossido di azoto. L’indice misura la qualità dell’aria in base ai rischi per la salute. È composto da sei categoria che vanno dalla verde (buona) alla Marrone (pericoloso).

Sul portale, che però non è un organo ufficiale, sono attualmente segnalate altre concentrazioni di polveri fini anche in Ticino. Il livello maggiore è a Mendrisio, seguito da Chiasso e Pregassona. Per queste tre località, IQAir ha classificato la situazione dell’aria come “malsana”. Non salutare per “gruppi sensibili” è invece l’aria a Lugano e Bioggio. La qualità dell’aria è “moderata”, invece, andando più a nord. Per raggiungere poi una buon livello a partire da San Vittore.

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