Dal punto di vista dell'inquinamento atmosferico l'inverno appena trascorso è stato quasi da record positivo: nel mese di gennaio - considerato dagli esperti il mese più critico - in tutto il Cantone non sono mai stati superati i valori limite per quanto attiene alla qualità dell’aria. Ma gli esperti non si dicono particolarmente sorpresi: la tendenza di un netto miglioramento della qualità dell'aria è infatti in atto da diversi anni.
“L’inverno è stato positivo”, spiega a SEIDISERA Ivan Maffioli, collaboratore scientifico dell'Ufficio cantonale aria clima e energie rinnovabili, “dal 24 dicembre fino alla fine di gennaio non abbiamo avuto nessun superamento dei limiti giornalieri in tutto il Cantone: è un caso abbastanza unico, di solito gennaio è il mese più critico per quanto riguarda la qualità dell’aria”.
L’inverno appena trascorso è stato caratterizzato anche da poche precipitazioni ma per Maffioli sono altri i fattori che spiegano questo ottimo risultato: “Notiamo negli ultimi anni che assistiamo sempre meno al fenomeno dell’inversione termica, ovvero temperature in pianura più basse che in montagna. L’inversione termica crea un tappo che impedisce all’aria di circolare e quindi le emissioni si accumulano per più giorni. Questo fenomeno è sempre meno presente, anche nel Mendrisiotto, e quindi le sostanze inquinanti che vengono emesse si diluiscono durante il giorno grazie al riscaldamento dei raggi del sole”.
Meno inversione termica ma anche meno emissioni, soprattutto delle automobili. E in netta diminuzione sono anche le polveri fini, aggiunge l’esperto: “Spesso si tende a pensare che se i veicoli aumentano c’è più inquinamento, ma non è così: i veicoli emettono sempre meno. Se si guarda un grafico a partire dagli anni Ottanta si nota questo miglioramento”.
Il miglioramento della qualità dell'aria segue quindi una tendenza in atto da anni, “ci sono poi anni più o meno favorevoli, con variazioni positive o negative o delle concentrazioni. Però è un dato di fatto: l’aria sta migliorando continuamente e nettamente”.
L'aria non ha chiaramente confini geografici e infatti buone notizie arrivano su questo fronte anche dalla vicina Lombardia, sottolinea infine Maffioli: “Dai dati che vediamo pubblicati dall’Agenzia italiana per la protezione dell’ambiente notiamo che il miglioramento dell’aria si riscontra anche nella Pianura Padana e quindi il Ticino, e soprattutto il Mendrisiotto, approfitta di questa situazione”.
“Aria migliore in Europa, ma altrove la situazione è spaventosa”
“In Europa l’armonizzazione delle misure contro l’inquinamento dell’aria ha fatto sì che la situazione sia effettivamente migliorata, ma nel mondo ci sono Paesi come la Cina o l’India dove la situazione è spaventosa: i limiti delle emissioni fissati dall’OMS vengono superati tutti i giorni”, spiega alla RSI Martin Beniston, professore onorario all’Università di Ginevra, dove ha diretto per anni l’Istituto di scienze ambientali, “quello che succede in Europa non è quindi sintomo di un miglioramento ovunque nel mondo”. Di seguito l’intervista completa:
SEIDISERA del 24.03.2023: l'intervista a Martin Beniston, di Romina Lara
RSI Info 24.03.2023, 20:34
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