È stato rinviato a giudizio l’automobilista comasco che il 17 giugno 2022, sulla A2, all’altezza di Novazzano, provocò il decesso di un motociclista della regione.
Il 28enne stava rientrando da una serata. Aveva appena superato l’area di servizio di Coldrerio quando, poco prima delle 6.30, con la sua Polo urtò il centauro. Lui rimase illeso, ma per il conducente della Harley Davidson non ci fu nulla da fare. L’uomo, un 53enne della zona, morì sul colpo.
Le indagini hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’incidente. I due veicoli stavano viaggiando sulla corsia di destra. La velocità della moto era nella norma; quella dell’auto superiore al limite. Fino all’urto – ha stabilito il perito giudiziario, Massimo Dalessi – la vettura non frenò, né cambiò direzione.
Il giovane italiano, difeso da Samuele Scarpelli, dice di non ricordare gli istanti precedenti l’impatto. Certo è che aveva bevuto. Gli esami hanno rilevato un’alcolemia di oltre l’1 per mille.
Ora – come detto – si profila il processo. Omicidio colposo e guida in stato di inattitudine le accuse ipotizzate dalla procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis.
Il dibattimento si svolgerà alle Assise Correzionali, con la formula del rito abbreviato. Le parti proporranno alla Corte una pena di 18 mesi di carcere (sospesi condizionalmente per due anni), più il pagamento di una multa. I famigliari della vittima sono rappresentati da Davide Molteni.
Quotidiano del 1.12.2023
Incidente mortale a Novazzano
Il Quotidiano 17.06.2022, 21:00