Due settimane sono bastate per riaprire al traffico la A13 dopo il maltempo che ha colpito la Mesolcina. Le immagini di duecento metri di asfalto spazzati via e i timori per la tenuta del ponte di Buffalora lasciavano presagire tempi ben più lunghi, ma il cantiere è andato avanti a tempo di record. Le prime valutazioni parlavano di una possibile riapertura parziale a metà luglio, poi la data è stata anticipata a oggi, venerdì 5: dalle 5.00 di questa mattina i veicoli hanno ripreso a transitare, anche se su una sola corsia per direzione in quel tratto.
Mesolcina, l’autostrada distrutta vista dall’elicottero
RSI Info 22.06.2024, 12:23
“È stata fondamentale la decisione di ripristinare solo il rilevato a monte dell’autostrada, e non tutto, che avrebbe comportato tempi nettamente maggiori”, spiega Marco Fioroni responsabile della sede USTRA per il Bellinzonese. La meteo - all’origine del danno - ha questa volta aiutato: “Non abbiamo avuto forti precipitazioni”, afferma Fioroni, “e si è potuto procedere in modo sicuro e veloce nel fiume Moesa. La minaccia di un’altra frana, inoltre, non si è mai avverata e non abbiamo dovuto interrompere i lavori”.
Le ditte coinvolte hanno inoltre operato senza sosta, su due turni anche nel fine settimana. Persone e mezzi sono stati dirottati da altri cantieri.
Rimane però ancora molto da fare: una stima dei tempi per una riapertura completa è complicata. Nel frattempo “la sicurezza minima” è garantita, anche se “non abbiamo ancora ripristinato l’argine definitivo” né “sgomberato interamente l’alveo della Moesa”. Un dispositivo di sicurezza è stato approntato per chiudere l’autostrada in tempi brevi in caso di nuovi “eventi straordinari” che potrebbero far scendere a valle altro materiale.