L'esito della votazione sulle Aziende industriali di Mendrisio (la cui mutazione in società anonima è stata respinta domenica da 2'589 voti contro 1'991, vedi articoli correlati) sconfessa sia il Consiglio comunale sia il Municipio, che aveva presentato il progetto. Marco Romano, capo del dicastero interessato, si era battuto a favore dell'idea, ma la maggioranza dei cittadini non ha ritenuto valida l'operazione.
"Ci saranno conseguenze economiche — ha sottolineato il municipale ai microfoni della RSI (ascolta l'audio) —. La trasformazione avrebbe portato un beneficio alle casse del Comune, si parla di cinque punti percentuali sul moltiplicatore. Nelle prossime settimane presenteremo il piano finanziario dove emergerà questa lacuna. Toccherà poi al Comune decidere se far pagare più imposte ai cittadini oppure diminuire le prestazioni tagliando l'operatività per permettere alla città di risparmiare".
Intanto il comitato referendario si dice "molto soddisfatto dell'esito: il 56,5% dei votanti ha bocciato il progetto. Un risultato per nulla scontato considerate le forze in campo: le maggiori forze politiche hanno difeso l'idea, ma questa non ha fatto presa sulla gente".
Stessi toni anche dal Movimento per il socialismo: "Un'ulteriore conferma della ormai diffusa insofferenza della popolazione verso politiche che rimettono in discussione la logica del servizio pubblico, con la pretesa necessità di adeguarsi ai meccanismi del mercato ed alle loro logiche perverse".
Il comitato interpartitico a favore, invece, prende atto "con rammarico della decisione popolare di non modernizzare la struttura. L'azienda avrebbe potuto diventare più competitiva nel complesso mercato dell'energia, si perderanno opportunità".
CSI/px
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