“L’abbattimento (dei lupi, ndr) creerebbe una situazione da cui non si può più tornare indietro”. È con questa motivazione che il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha respinto le richieste dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e dei Cantoni Grigioni e Vallese che volevano proseguire con l’abbattimento preventivo di determinati branchi. Con una decisione datata 3 gennaio, il TAF ha tuttavia stabilito che l’effetto sospensivo, conferito automaticamente dai ricorsi pendenti, permarrà finché il giudice federale non avrà emesso la sua sentenza.
La scorsa fine di novembre l’Ufficio federale dell’ambiente ha approvato le richieste di abbattimento preventivo di specifici branchi di lupi presentate dai Cantoni Grigioni e Vallese. In seguito i rispettivi dipartimenti cantonali hanno dato l’ordine ai guardiacaccia di procedere. Contro le due decisioni dell’UFAM le organizzazioni di protezione della natura Pro Natura, WWF Svizzera e BirdLife Svizzera sono però insorte dinanzi al TAF con i ricorsi del 7 e 11 dicembre.
Di fronte alla reazione dell’UFAM e dei due Cantoni, che chiedevano di togliere l’effetto sospensivo, il Tribunale ha esaminato la questione sotto tre aspetti: le prospettive di successo dei ricorsi, l‘esistenza di motivi sufficienti per togliere l’effetto sospensivo e la ponderazione degli interessi alla luce del principio di proporzionalità.
A tal proposito il TAF rileva come non emerga dalle posizioni delle parti “alcun elemento che consenta di fare una previsione chiara quanto all’esito dei ricorsi, cui può essere tolto l’effetto sospensivo solo se causa di grave pregiudizio”. Nel Canton Grigioni, si legge ancora nella decisione del giudice, stando ai documenti disponibili, i branchi di lupi in questione potrebbero non specializzarsi nella predazione di animali da reddito in presenza di misure di protezione delle greggi. Nel Canton Vallese un rafforzamento delle misure di protezione delle greggi permetterebbe di ridurre dell’55% il temuto aumento del numero di animali da reddito uccisi anche senza abbattere i lupi.
Per contro il Tribunale fa presente che l’abbattimento “creerebbe una situazione da cui non si potrebbe più tornare indietro”. Da un esame sommario il TAF ritiene che, “tenuto conto del principio di proporzionalità, nella ponderazione degli interessi prevalgano quelli a favore del mantenimento dell’effetto sospensivo”.
Ma in Vallese sono già 21 i lupi abbattuti
La decisione del TAF dà ragione agli ambientalisti, con effetti però diversi tra i due Cantoni. L’effetto sospensivo in Vallese ha protetto unicamente tre branchi (Hauts-Forts, Nanz e Le Fou-Isérables) su sette. Nel primo mese di “caccia” sono stati così abbattuti 21 lupi. A inizio dicembre le autorità vallesane si erano poste come “un grande successo” un quota di abbattimenti compresa tra i 10 e 15 esemplari.
Nei Grigioni, invece, non si spara più dallo scorso 8 dicembre. Fino a quella data erano stati uccisi 8 dei 44 lupi autorizzati dall’UFAM.
RG 12.30 del 05.01.24, il servizio di Patrick Colombo
RSI Info 05.01.2024, 12:31
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