Lo scorso autunno e poi di nuovo negli ultimi giorni, dopo il letargo, era diventato un pericolo per la sicurezza, spingendosi fino ai centri abitati per cercare cibo e non mostrando alcun timore nei confronti della popolazione: per questo motivo, annunciano il canton Grigioni e l'Ufficio federale dell'ambiente in un comunicato, l'orso M13 è stato ucciso da un guardiacaccia ieri mattina, alle 10.10 a Miralago, all'estremità sud del lago di Poschiavo.
"L'abbattimento è stato eseguito conformemente alla Strategia Orso Svizzera" (un documento del 2006), precisa la nota, che ricorda come il plantigrado abbia inseguito delle persone e come non si siano rivelate efficaci "le ripetute azioni di dissuasione". Non sono state scattate fotografie per impedire il riconoscimento del luogo, che potrebbe diventare destinazione di "pellegrinaggi". Si vogliono inoltre evitare eventuali ritorsioni.
Avvistato sabato
Sabato M13 era stato visto da due turisti sul sentiero del lago di Poschiavo che porta a Miralago e si era praticamente trovato faccia a faccia con una 14enne, uscita illesa dall'incontro ma ricoverata comunque in ospedale, in stato di shock. Era uscito dal letargo per qualche ora a inizio febbraio e poi definitivamente una decina di giorni fa.
Due settimane prima del riposo invernale, in novembre, era entrato in una casa di vacanza, riaccendendo le discussioni sulla sua sorte che si erano intensificate nei giorni scorsi fra Coira e Berna. Per tentare di salvargli la pelle era stata lanciata una petizione. In precedenza, l'alba del 10 ottobre, si era avvicinato alle scuole Santa Maria di Poschiavo: dopo aver scavalcato una recinzione, aveva divelto una delle arnie usate a scopi didattici dall'istituto.
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La corrispondenza di Roberto Scolla
RSI Info 20.02.2013, 14:07
Il caso di M13 non è il primo in Svizzera. La sera del 14 aprile 2008 era stato abbattuto nei pressi di Thusis l'orso JJ3, arrivato nelle Prealpi retiche dall'Italia insieme al fratello MJ4 nel giugno del 2007. Anch'esso, fin da subito, si era dimostrato per nulla timido e aveva cercato cibo nelle immediate vicinanze dei centri abitati. Anche in quel caso l'uccisione aveva suscitato reazioni di condanna da parte degli ambientalisti, in Svizzera e all'estero. L'animale è stato imbalsamato ed è esposto attualmente nel Museo della Natura di Coira.