Non per scelta. Sono tante le persone che, per esempio, a causa di un infortunio o per una malattia, non possono più continuare a svolgere il lavoro che facevano. E in Ticino sono sempre di più quanti si rivolgono all’Assicurazione invalidità: tra il 2021 e il 2023 i nuovi casi sono passati da 3’500 a quasi 4’000. Parallelamente, però, crescono anche i collocamenti riusciti (+30% negli ultimi 10 anni).
Ogni anno, nell’ambito del progetto “Agiamo Insieme” - promosso dal Dipartimento Sanità Socialità e dalla Camera di commercio - vengono premiati alcuni esempi virtuosi. Tra questi la Carpenteria Sciaroni di Torre, in Valle di Blenio: una delle tante aziende che in Ticino, anche grazie all’intervento dell’Ufficio cantonale dell’Assicurazione Invalidità, aprono le porte a chi ha necessità di una riqualifica a livello professionale.
Tra le testimonianze raccolte dai microfoni di SEIDISERA c’è anche quella di Sasha: faceva il carpentiere ma a 47 anni, dopo un infortunio sul lavoro che gli ha messo fuori uso una spalla, si è dovuto rassegnare, nonostante la fisioterapia e un’operazione subita. “Non mi sono buttato giù ma sicuramente ero cosciente che sarebbe stata dura ritornare nel mondo del lavoro in cantiere, anche perché i medici mi hanno detto ‘guardi Sasha, lei purtroppo dovrà intraprendere una nuova avventura professionale’”.
E così per Sasha è iniziato un nuovo percorso professionale, sempre in un’azienda di carpenteria ma questa volta in ufficio: non a costruire tetti ma a progettarli. “Cambia tutto - spiega alla RSI - però c’è un grosso vantaggio, perché quando disegno vedo quello che sto facendo. Aiuta molto”.
Sasha è riuscito a ricollocarsi, dunque, come tante altre persone. Monica Maestri Crivelli, a capo dell’Ufficio Assicurazione Invalidità del Canton Ticino, ha spiegato ai microfoni della RSI che l’Ufficio AI punta molto proprio sulla reintegrazione professionale delle persone piuttosto che su prestazioni pecuniarie, come può essere la rendita. “Agiamo insieme” - dice, permette di far parlare dell’Assicurazione Invalidità non come di un’assicurazione di rendita, ma come di un’assicurazione che facilita e incentiva la reintegrazione delle persone con problemi di salute.
Oggi, tra le problematiche principali, salta all’occhio una prevalenza nell’ambito delle malattie psichiatriche, anche combinate con altre malattie, spiega sempre Maestri Crivelli a SEIDISERA, sottolineando che più di 1’300 persone sono riuscite, “grazie al nostro sostegno, a trovare un posto di lavoro stabile, quindi a tempo indeterminato. Poi ci sono altre misure come possono essere le formazioni, le ri-formazioni o altri tipi di interventi come l’adattamento del posto di lavoro e misure di reinserimento”.
“Negli ultimi anni abbiamo trovato una grande disponibilità delle aziende, anche perché si comprende molto di più cosa significa avere problemi di salute e avere difficoltà nell’ambito professionale. Quando proponiamo dei profili delle persone per svolgere un certo tipo di professione, li proponiamo perché, malgrado il danno alla salute, queste persone possono svolgere l’attività come tutti. Il vantaggio dell’assicurazione invalidità è anche una flessibilità nell’ambito delle misure: in base alle esigenze della persona possiamo modularle, quindi dare accesso ai corsi per cercare di colmare la mancanza di competenze”, conclude Monica Maestri Crivelli.