Un ex funzionario del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) è comparso lunedì mattina a processo a Lugano, davanti alla Corte delle Assise criminali, con l’accusa di reati sessuali nei confronti di una minorenne, una neomaggiorenne e di una stagista 24enne. È accusato di coazione sessuale e violenza carnale ripetuta, nonché di contravvenzione alla legge sugli stupefacenti.
I reati contestati dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli sarebbero avvenuti tra il 2004 e il 2007, quando una delle presunte vittime aveva 17 anni, una da poco 18, mentre l’altra 24. L’imputato, oggi 59enne, al tempo dei fatti si occupava per il DSS di attività giovanili e proprio in questo ambito aveva conosciuto le due ragazze più giovani.
Secondo l’accusa avrebbe sfruttato la sua posizione e la fragilità delle ragazze ed esercitato pressioni psicologiche e fisiche per ottenere più volte da loro rapporti sessuali. Pressioni anche ricattatorie, tra le quali la minaccia di suicidio. Anche nel caso della stagista, avrebbe sfruttato la sua posizione di responsabile per costringere la giovane donna a subire dei rapporti sessuali.
L’uomo, licenziato nel frattempo dal Cantone, non riconosce i fatti come vengono descritti dall’accusa, ma ammette di avere avuto una relazione, durata qualche mese, con una delle minorenni. Il processo si svolgerà sull’arco di due giorni.