La procura ha chiuso l’inchiesta per abusi sessuali aperta nei mesi scorsi contro un funzionario del Dipartimento sanità e socialità. Contro l’uomo, che da sempre si professa innocente, si profila il processo alle Assise Criminali. Le ipotesi a suo carico sono quelle di ripetuta violenza carnale e ripetuta coazione sessuale, consumata o tentata.
Il tutto – altra novità – ai danni di tre vittime. Ai due casi già noti se ne è infatti aggiunto un terzo, emerso nel corso delle indagini. Si tratta di una stagiaire, che per qualche mese rimase alle sue dirette dipendenze. La giovane (all’epoca poco più che 20enne) sarebbe stata oggetto di toccamenti e avances, anche sul luogo di lavoro. Da qui l’ipotesi della coazione.
L’imputato, difeso da Niccolò Giovanettina, respinge però ogni addebito. Con una delle prime due ragazze ebbe una sorta di relazione, durata svariati mesi. Il funzionario non nega i fatti, ma ne contesta fermamente la rilevanza penale. Non ci fu – ritiene – né coazione, né violenza carnale. Meno gravi le accuse legate alla seconda vittima, pure 18enne, che avrebbe subìto le sue attenzioni durante un viaggio all’estero. “Non accadde assolutamente nulla” – sostiene lui. Stesso discorso per la stagiaire.
Francesco Lepori