Puntava al proscioglimento ma si è visto triplicare la pena dalla Corte d'appello e revisione penale un 50enne del Bellinzonese che lo scorso anno era stato condannato a 8 mesi di carcere sospesi per ripetuti atti sessuali con i propri figli.
L'uomo ha ammesso di aver toccato i figli nelle parti intime, ma come in primo grado ha negato che questi contatti avessero connotazioni sessuali, come riferiscono i quotidiani ticinesi.
La sua versione non ha però convinto la giudice Giovanna Roggero-Will, che ha pronunciato la condanna a due anni di carcere, sospesi con la condizionale, una pena più severa dei 18 mesi sospesi chiesti dal procuratore pubblico Nicola Respini.
sf