Un 49enne di origini bosniache è stato condannato oggi, martedì, dalla corte delle assise criminali, a 8 mesi di carcere sospesi per due anni. La corte presieduta dal giudice Amos Pagnamenta lo ha ritenuto colpevole di ripetuti atti sessuali con i propri figli, che avevano 8 e 10 anni all'epoca dei fatti.
"Non c'era nulla di sessuale", ha ripetuto l'imputato. Per l'uomo si sarebbe trattato di un rituale propiziatorio per la virilità in uso nel suo paese. Il caso è però venuto alla luce nel 2011 quando uno dei figli del 49enne, parlando con la docente di sostegno, aveva raccontato della strana abitudine del padre, di quella toccatina del padre ai genitali seguita da un bacio alla mano.
"Non si tratta di un mostro che voleva soddisfare i suoi istinti – ha affermato il giudice – ma i suoi gesti sono stati ambigui, rivolti a una parte intima del corpo che deve essere considerata inviolabile nei bambini".
CSI/MABO
Dal Quotidiano