Sono stati prosciolti mercoledì mattina i due poliziotti della polizia comunale di Lugano che erano finiti alla sbarra con l’accusa di aver picchiato un venditore di rose pakistano alla stazione di Lugano. I fatti contestati risalgono all’agosto 2015 e i due agenti erano accusati di abuso di autorità e, per uno dei due, di lesioni semplice.
Ma per il giudice Simone Quattropani della Pretura penale di Bellinzona non ci sono elementi oggettivi che suffragano le accuse. Né quella che i due agenti avevano sottratto 140 euro al venditore, né che il pestaggio nel posto di polizia della stazione sia avvenuto.
Un’inchiesta che si è protratta oltre il dovuto, rendendo difficile l’accertamento dei fatti, ha detto il giudice. Ad oltre otto anni dalla vicenda, “se è pacifico che non ci sono prove dirette per i fatti rimproverati, rilevante è la credibilità delle persone coinvolte”. Aggiungendo che “non può essere nemmeno accertato che i due agenti abbiano mentito”.
L’avvocato dell’ormai ex venditore di rose sta valutando l’appello.

Notiziario delle 11:00 del 15.11.2023
Notiziario 15.11.2023, 11:30
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