Filippo Cambria e Y.W. rimarranno in carcere almeno per un altro mese e mezzo. Lo ha deciso stamane il giudice dei provvedimenti coercitivi Edy Meli, accogliendo parzialmente le richieste formulate dal procuratore generale John Noseda. La proroga è stata concessa per scongiurare il pericolo di collusione e, nel caso di Cambria, anche quello di fuga.
Entrambi, agli arresti da inizio ottobre, devono rispondere dei reati legati al fallimento dell’Adria Costruzioni. Il titolare e il padre (tuttora latitante) avrebbero distratto buona parte dei fondi concessi dalla Banca Wir di Lugano, destinati ai loro progetti immobiliari. Il tutto con la complicità di Y.W, all’epoca direttore regionale dell’istituto.
I crediti erogati ammontano a circa 60 milioni di franchi Per quantificare il maltolto Noseda ha commissionato una perizia. L’esperto avrà il compito di stimare l’importo effettivamente confluito nei cantieri, sempre sotto sequestro. La differenza darà l’ammontare del buco.
Francesco Lepori