Il bike park di Airolo non guarda solo al mercato ticinese. Aperta in anticipo, la struttura cerca un posizionamento estivo anche al di fuori dei confini cantonali. Terminata la manutenzione degli impianti e dei sentieri, ora a salire sulla cabina sono infatti escursionisti e soprattutto ciclisti.
“Noi ci orientiamo su tutte e quattro le stagioni – spiega alla RSI il direttore di Valbianca Simone Beffa –, cercando di trovare delle soluzioni per ogni periodo, ma è chiaro che al momento a farla da padrone è ancora la stagione invernale”. Tra gli obiettivi, c'è anche quello di migliorare i 10’000 passaggi estivi. A contare sono soprattutto gli appassionati delle discese.
“È abbastanza piccolina come stazione – ci dice ad esempio un appassionato impegnato sui trail –, ma secondo me merita davvero molto perché in Ticino abbiamo poche possibilità e questa è sicuramente tra le migliori”. “È un terreno abbastanza variato – gli fa eco un altro mountain biker –, ci sono dei pezzi più ‘flow’ (con buon scorrimento, ndr), degli altri con le radici e delle sezioni un po’ più tecniche…insomma, ce n’è un po’ per tutti”.
Al momento il comprensorio è aperto solo parzialmente, ma a fine giugno tutti i tracciati saranno percorribili.
Ad agosto la Swiss Enduro Series
Un flusso di ciclisti che già ora però fa sorridere la ristorazione in quota a Pesciüm: “Abbiamo avuto bel tempo e l’affluenza è stata buona – commenta Fabrizio Piffero, gerente Valbianca Gastro –, non ci aspettavamo così tanti bikers e invece è andata bene… d’altronde, se la gente arriva noi lavoriamo”.
Nel settore della mountain bike la concorrenza non manca, il Bike park Airolo sgomita per posizionarsi tra le migliori destinazioni della regione e, senza forzare la mano sulle dimensioni, un riconoscimento è già arrivato: “Siamo stati scelti – spiega ancora Simone Beffa – per la SES, la Swiss Enduro Series che si terrà ad agosto. Si tratta di una gara internazionale e nazionale con la presenza di atleti d’élite e non… parliamo dei livelli di Laax o o dell’Aletsch Arena”.
Bike park di Airolo tra potenzialità e concorrenza
SEIDISERA 29.05.2023, 18:36
E il successo di Airolo passa anche da altri fattori, come testimonia un gruppo del Canton Uri incontrato sul posto: oltre alla vicinanza a pesare in maniera determinante sulla scelta della destinazione, spiegano, sono il parcheggio gratuito, i prezzi contenuti della risalita e l'offerta della ristorazione. Per loro, piccolo è bello. E poi meglio qui che in coda altrove: “Perché Airolo? Qui vale sempre la pena anche se non tutti i sentieri sono aperti. E con la giornaliera a 25 franchi è perfetto” dice sorridendo uno di loro.
L’esempio di Lenzerheide, la ‘mecca’ svizzera
Il miglior esempio a cui guardare nell’ambito della mountain bike in Svizzera è probabilmente Lenzerheide, dove la mountain bike è regina ormai da tempo. Lo è a tal punto che nel 2020 l'offerta per gli amanti del rampichino viene promossa in un pacchetto denominato Bike Kingdom, che comprende anche i percorsi di Coira e Arosa. Un regno che deve la sua fama soprattutto ai percorsi che si snodano tra la stazione intermedia della funivia del Rothorn e la partenza.
“Il bike park della nota località turistica grigionese è stato inaugurato nel 2012. In tutto - spiega alla RSI Pascal Krieger, brand manager del Bike Kingdom - conta cinque tracciati di varie difficoltà e lunghezze comprese tra i 700 metri e i 2,8 chilometri. Discese con salti e ostacoli note a livello internazionale, tanto che Lenzerheide ospita dal 2015 gare di Coppa del mondo di short track e downhill”.
L'evento principe della stagione di mountain bike, si terrà quest'anno dal 9 all'11 giugno e, come in passato, sono attese decine di migliaia di spettatori. Chiaro sintomo della passione crescente per questa disciplina, nella quale si cimentano fasce eterogenee della popolazione.
Clientela diversificata e attenzione all'ambiente
“Nel corso degli anni - prosegue Krieger - l'utenza si è diversificata molto. Nei primi tempi erano solo i grandi esperti della mountain bike a percorrere i tracciati retici. A loro si sono affiancati tanti principianti e famiglie con bambini, che chiedono di poter fruire di percorsi idonei. È dunque necessario allestire tracciati di varia difficoltà, in modo da accontentare tutti”.
Il 90% degli sportivi proviene dalla Svizzera, in particolare dalla regione di Zurigo, ma negli ultimi anni Lenzerheide è divenuta meta, tra maggio e ottobre, anche di numerosi biker tedeschi.
La popolarità del bike park pone però anche delle sfide sul piano della sostenibilità ambientale: “Una destinazione alpina come Lenzerheide deve fare i conti per esempio con gli effetti del cambiamento climatico. Per preservare il bosco, limitando il più possibile l'impatto delle attività sportive, è stata intensificata anche la collaborazione con le organizzazioni ecologiste” conclude Pascal Krieger.