Il 35enne di origine etiope deceduto ieri in ospedale dopo essere stato rinvenuto esanime sabato sul fondo della piscina olimpionica del Lido di Lugano, era in Ticino da 7 anni, la moglie da 18. Lavorava nei campi ed era padre di due bimbe piccole. Per ricordarlo, oggi è stata organizzata una piccola cerimonia in una sala in affitto a Pregassona. Alla moglie rimangono ancora tante domande: racconta che lui sapeva nuotare, che era in forma e non si spiega come sia possibile che sia stato ritrovato sul fondo, a pochi passi dalla scaletta d'entrata della vasca.
Al Lido di Lugano in generale ci sono da 7 a 8 bagnini in contemporanea, anche di più nelle giornate di maggiore affluenza. L'ultimo decesso era stato 20 anni fa, ma nel lago. Dopo questa tragedia verranno presi provvedimenti? "Siamo in una fase in cui dobbiamo capire le cause, c’è un’inchiesta che le stabilirà e se ci fossero da apportare miglioramenti lo faremo sicuramente. - spiega Gianfranco Salvati, responsabile stabilimenti balneari della Città di Lugano - Ma mi sento di dire che il Lido di Lugano, con il personale che ha, è molto coperto. L’incidente purtroppo può capitare sempre e ovunque, però il numero di bagnini è sufficiente a garantire almeno la tranquillità".
Sulla vicenda, Salvati dichiara infine: "Siamo profondamente scioccati e siamo molto vicini alla famiglia".
Lido, domande ancora aperte
Il Quotidiano 28.06.2021, 21:30