Ticino e Grigioni

Alla sbarra per duplice tentato omicidio

L’uomo avrebbe cercato di uccidere le sue due mogli. Il 39enne è accusato anche di reati sessuali sulle figliastre. Lui contesta però le accuse più gravi

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Tenta di uccidere le sue due mogli: alla sbarra un ticinese

Il Quotidiano 22.02.2025, 19:00

  • Tipress
Di: Francesco Lepori 

Emergono nuovi dettagli sul doppio caso di violenza domestica di cui ha dato notizia, in settimana, il portale tio.ch. Una vicenda – almeno secondo gli inquirenti – estremamente pesante: sia per il numero delle presunte vittime, sia per i fatti che sarebbero accaduti tra il 2016 e il 2023 (prima nel Locarnese, poi nel Mendrisiotto).

I reati sulle mogli

Alla sbarra comparirà un 39enne ticinese, in carcere dal febbraio dello scorso anno. L’uomo dovrà rispondere innanzitutto di due tentati omicidi. Nel settembre del 2018 avrebbe cercato di uccidere la prima moglie, sbattendole per tre volte la testa contro il muro, e sferrandole ripetutamente dei calci (sempre al capo). In quell’occasione l’avrebbe anche violentata; così come in precedenza e in periodi successivi.

Il secondo tentato omicidio sarebbe avvenuto ai danni dell’attuale consorte, a cui avrebbe stretto le mani al collo. In un’altra circostanza la donna si sarebbe inoltre vista puntare alla gola un coltello da cucina. Gesto per il quale la procuratrice Valentina Tuoni ipotizza l’esposizione a pericolo della vita altrui. E questi sono solo gli episodi principali che le due compagne avrebbero subìto nel corso del tempo.

Gli abusi sulle figliastre

Come se non bastasse, pure i loro quattro figli sarebbero rimasti vittime dell’imputato. Il ragazzo sarebbe stato picchiato a più riprese. Sulle tre giovani (all’epoca tutte minorenni) l’uomo avrebbe invece commesso degli abusi. Di qui le accuse di atti sessuali con fanciulli, atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere e – in un caso – coazione sessuale.

Un processo indiziario

Per lui Tuoni domanderà una pena superiore ai cinque anni. La Corte, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, sarà quindi composta anche dagli assessori giurati. Si tratterà di un processo sostanzialmente indiziario. Il 39enne – spiega il difensore, Marco Morelli – contesta infatti gli addebiti più gravi.

La perizia psichiatrica disposta dalla procura ha rilevato un disturbo e problemi legati all’uso di sostanze stupefacenti. Tanto che a suo favore è stata ravvisata una scemata imputabilità di grado medio. Il rapporto indica inoltre un rischio di recidiva.

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