Capriasca ha avuto garanzie che l’inquinamento da sostanze PFAS rinvenuto nel pozzo Pezza a Sigirino sarà preso a carico dall’Ufficio federale dei trasporti. Risarcimenti erano stati già annunciati anche per Sigirino nei giorni scorsi. In linea con il principio “chi inquina paga”, eliminando così la necessità di azioni legali, spiega il Municipio in una nota che ripercorre l’accaduto.
La presenza di sostanze chimiche nelle acque che costituiscono parte del fabbisogno idrico di Capriasca, è stata ricondotta ai materiali usati nella costruzione della galleria di base del Ceneri.
Al momento, sottolinea il Municipio, il livello di PFAS nell’acqua distribuita nella rete capriaschese rispetta sia la normativa vigente, sia i limiti che verosimilmente saranno introdotti. Pertanto, non vi sono restrizioni relative alla potabilità”.
Gli esperti coinvolti stanno studiando la questione anche riguardo all’eventuale implementazione di soluzioni tecniche che dovessero rivelarsi necessarie, conclude il Municipio.
Il risarcimento dopo l'inquinamento
Il Quotidiano 03.09.2024, 19:00