Littering: l'atto di gettare o abbandonare piccole quantità di rifiuti urbani per strada. Il Canton Ticino vuole monitorare gli effetti di questo comportamento e per il terzo anno consecutivo ha condotto dei rilievi per stimarne l'impatto. Nel 2023 erano quasi otto i chili di rifiuti lasciati a terra per ogni campionamento: carta e cartone (34% del totale), plastica (28%) e vetro (18%). Il restante 20% è composto di altro materiale, dalle lattine alle sigarette, passando per le mascherine anti Covid ormai dimenticate.
Numeri inaccettabili, ma la buona notizia è che il fenomeno è in diminuzione: "Siamo passati dai 22 chili del 2021 a poco meno di 8 chili nel 2023", spiega il capo ufficio rifiuti e siti inquinati del cantone, Mauro Togni.
I rilevamenti a campione di questi giorni hanno interessato alcune località ticinesi: si va dal lago alle zone più discoste in alta quota. Le differenze sono rilevanti e riflettono gli atteggiamenti dei visitatori: "nei sentieri c'é meno sporcizia, perché ormai chi va a fare una passeggiata è abituato a portarsi a casa ciò che consuma", spiega Togni.
Da segnalare l'inversione di tendenza della carta, che nel 2023 è tornata ad abbondare sulle strade ticinesi, mentre negli anni scorsi era diminuita. Durante la pandemia, spiega sempre Togni, gli eventi non c’erano e i volantini non venivano distribuiti, "adesso sono tornate le feste e si ritrovano".