In futuro la gestione degli appalti pubblici in Ticino potrebbe cambiare in modo marcato ed essere più attenta ad attribuire le commesse alle aziende locali. Il Gran Consiglio ticinese ha votato oggi, lunedì, l'entrata in materia sulla modifica della legge sulle commesse pubbliche, con 69 voti favorevoli e nessun astenuto.
La proposta della commissione della legislazione, giunta sui banchi dei parlamentari dopo due anni di lavori, è stata sottoscritta da tutti anche se con riserva da parte di alcuni deputati di Lega, PS, PPD e La Destra. Il progetto di legge rinnovato, in sintesi, fissa la responsabilità sociale tra i criteri di aggiudicazione degli appalti. Come previsto, da più parti, la discussione parlamentare è stata intensa e non sono mancati scontri sui singoli articoli, visti i quindici emendamenti al disegno di legge sulla quale la commissione legislativa ha preso posizione in un rapporto aggiuntivo.
Altro tema in agenda in questa sessione parlamentare, che non mancherà di animare il dibattito in aula, riguarda l'iniziativa sull'apertura degli esercizi pubblici "Ticino 3.0, bar aperti fino alle 3" e il controprogetto del Consiglio di Stato che propone di posticipare la chiusura dei bar alle 2.00.
Una seduta intensa
Il dibattito in sintesi:
"Dobbiamo puntate su una migliore offerta e la nostra proposta commissionale va nella giusta direzione", ha dichiarato Natalia Ferrara (PLR) commentando in Parlamento la proposta della commissione della legislazione sulla modifica della legge sulle commesse pubbliche. "Il cambiamento della Legge è valido, mi auguro che dopo due anni di lavoro non vengano apportate ulteriori modifiche", ha aggiunto l'esponente liberale radicale a nome della commissione della legislazione.
Graziano Grugnola a nome del PLR: "Gli interessi in gioco sono importanti sulla base degli investimenti che vengono elargiti in Ticino. Questa è una proposta equilibrata su tutti i fronti. Amanda Rückert a nome della Lega dei Ticinesi ha dal canto suo ribadito che: "È stato indubbiamente un lungo lavoro frutto di un compromesso tra tutti gli attori in causa, ma non illudiamoci che possa risolvere il problema dei padroncini". Nadia Ghisolfi, per PPD-Generazione Giovani ha dichiarato "pieno sostegno al rapporto sulla modifica della Legge sulle commesse pubbliche perché vogliamo più chiarezza in questo campo". Carlo Lepori ha poi dato voce al Partito Socialista, spostando l'attenzione sulla preferenza indigena: "È importante che l'economia tenga d'occhio lo sviluppo sociale impiegando la manodopera residente".
Per il Governo ha preso la parola il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali: "Si tenta di rafforzare l'economia locale monitorando e bloccando il fenomeno del subappalto per promuovere l'occupazione in Ticino. La Legge risponde alle esigenze attuali senza scontrarsi con il dritto superiore e agli accordi internazionali".
MABO
Quotidiano del 10.04.2017: Commesse pubbliche in Gran Consiglio