La tassa cantonale sul sacco è realtà. Il Gran Consiglio ticinese - con 46 voti favorevoli, 18 contrari ed 15 astenuti - ha accolto martedì il rapporto di maggioranza presentato in aula da Giorgio Galusero (PLR).
La tassa è stata sostenuta da PLR, PS, Verdi, MPS-PC e Montagna Viva. PPD, Lega e La Destra appoggiavano invece il rapporto di minoranza di Maurizio Agustoni (PPD) che voleva lasciare ai comuni un margine di autonomia più ampio.
"Si discute di un importo di 200 franchi all'anno per economia domestica, ovvero 15 franchi al mese, in un contesto che è ampiamente chiarito dal diritto federale e chiarito dai tribunali: il mio auspicio è dunque che si possa arrivare ad una decisione", ha premesso in aula il direttore del Territorio Claudio Zali (Lega).
"Non stiamo discutendo del prelievo o meno di questi 200 franchi. I cittadini pagano già oggi il costo del ritiro e dello smaltimento dei rifuti. E questo - ha proseguito Zali riferendosi a Lugano - vale anche nel villaggio gallico in riva al Ceresio dove solo apparentemente questo servizio è gratuito".
"Stiamo solo discutendo di calcolare ed incassare questo servizio in modo conforme alla legge, ciò che oggi in molti comuni non è il caso". "Chiedo perciò si sostenere il rapporto di maggioranza", ha concluso. Un appello che la maggioranza del Parlamento ha fatto suo.
joe.p.