Il Governo ticinese ha deciso oggi, mercoledì, di costituirsi accusatore privato nell’ambito del caso Argo1 e di confermare Paolo Beltaminelli alla guida della Divisione dell'azione sociale e delle famiglie. Quest'ultima decisione ha spaccato l'opinione dei partiti ticinesi. "Siamo profondamente amareggiati più che delusi", ha dichiarato Igor Righini, presidente del PS, che solo l'altro ieri aveva sollecitato il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli ad autosospendersi. "Resta il fatto che Beltraminelli – prosegue Righini – non ha assunto una vera responsabilità ma ha scaricato tutto sulla sua amministrazione".
"Fino a questo momento nessuno ha chiesto le dimissioni del nostro ministro. Il Governo all'unanimità ha riconfermato la propria fiducia nei confronti di Beltraminelli", ha dal canto suo puntualizzato Giorgio Fonio, vicepresidente del PPD. Il coordinatore della Lega dei Ticinesi Attilio Bignasca ha invece precisato che "non potevano fare altro, è la conferma che a Bellinzona non è il Consiglio di Stato ma l'Amministrazione che comanda. Dobbiamo prendere dei provvedimenti affinché casi come questo non capitino più in futuro".
"Ben venga che il Consiglio di Stato abbia dato avvio ad un'ulteriore verifica e a completare il tutto c'è poi l'attività parlamentare di alta vigilanza che farà i giusti chiarimenti, questo per non avere sovrapposizioni inutili", ha sostenuto Bixio Caprara, presidente del PLRT.
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