L’albergo Apartmenthaus Paradies di Arosa, finito nella bufera per aver affisso all’entrata un cartello col quale si invitavano “gli ospiti ebrei – uomini, donne e bambini - a farsi la doccia prima e dopo l’uso della piscina” è stato oscurato da booking.com, una delle principali piattaforme al mondo per la riservazione online.
Il cartello che ha scatenato il putiferio
"Siamo spiacenti, ma al momento – si legge sul sito – non è possibile fare prenotazioni per questo albergo”. "Non tolleriamo discriminazioni di nessun tipo. Possiamo confermare che la struttura in questione non è più disponibile su Booking.com", ha detto un rappresentante del portale citato
dai media Israeliani, confermando così la correlazione tra il provvedimento e l’incresciosa vicenda che ha fatto il giro di mezzo mondo.
“Si è trattato di una mossa ingenua ma non di discriminazione”, aveva provato a difendersi la direttrice della struttura. Le scuse però sembrano non bastare, e dopo le condanne da tutti i fronti anche il gigante dell’albergheria online ha preso le distanze.
ludoC