Preoccupati per la grave situazione delle finanze cittadine, gli Enti locali hanno scritto al Municipio di Lugano, chiedendo di presentare un serio piano di risanamento. La notizia è stata anticipata domenica da LiberaTv. Oggi, lunedì, ne parliamo con il sindaco Marco Borradori.
Quando vi hanno scritto esattamente gli Enti locali? Il Municipio ha già preso posizione?
“La lettera degli Enti locali è del 10 di settembre. Il Municipio di Lugano ha risposto due settimane dopo, con una risoluzione del 25 settembre. Abbiamo indicato quelle che erano le nostre proiezioni di piano finanziario fino al 2017 come pure gli investimenti. Abbiamo insomma dato agli Enti locali le indicazioni che possono servire a farsi un quadro della nostra manovra di rientro, che peraltro è già iniziata con il preventivo 2014 e che deve continuare in modo ancora più marcato negli anni a seguire, a partire dal preventivo 2015. Abbiamo inoltre detto che i vari riversamenti di oneri dal Cantone ai Comuni non rendono facile la vita di Lugano perché abbiamo un interesse molto acuto ad arrivare ad una situazione finanziaria accettabile in relativamente poco tempo”.
Il preventivo 2015 sarà presentato entro fine mese?
“Ci stiamo lavorando, intensamente”.
L’obiettivo è sempre quello di contenere il deficit a 30 milioni di franchi, grazie ad una manovra di 20 milioni?
“La manovra sarà ancora più importante: 33 milioni di franchi. L’obiettivo rimane quello di arrivare ad un deficit di 30 milioni”.
Il rischio, all’orizzonte, è quello dell’innalzamento d'ufficio del moltiplicatore?
“È una misura che vogliamo assolutamente evitare. Come vogliamo evitare l’altra misura che traspare tra le righe: quella di una valutazione da parte del Cantone dei nostri investimenti. Noi pensiamo che sia fondamentale, per la Città, poter continuare a fare politica”.
In gennaio, presentando le misure di risanamento dei conti cittadini contenute nel preventivo 2014, il Municipio lanciò l'allarme: senza questa manovra la Città rischia di fallire nel 2016. Oggi Borradori cosa ci può dire?
“La situazione rimane molto delicata. Lo fanno capire anche gli stessi Enti locali, parlando di situazione “preoccupante”. E ciò impone al Municipio di continuare secondo la tabella di marcia indicata”.
Domenica il Mattino è tornato alla carica, sostenendo che va venduto il LAC. Lei cosa dice?
“Stiamo discutendo a tutto campo, su misure che toccano tutti i settori”.
Joe Pieracci