Agiva tra il Luganese e il Comasco una banda di adolescenti (in gran parte ticinesi) colpevole di atti di bullismo, pestaggi, danneggiamenti e spaccio di droga. Quasi tutti sono stati sanzionati dalla Magistratura ticinese dei minorenni, mentre il giovane italiano è comparso davanti al Tribunale dei minori di Milano.
Tra gli atti di cui si sono resi responsabili i minorenni anche diversi pestaggi, che venivano filmati col telefonino e postati sui social. Azioni criminali compiute sui due versanti della frontiera, tra il 2018 e il 2019, che hanno ottenuto una vasta eco mediatica, sia perché i componenti del gruppo sono quasi tutti ticinesi, sia perché sabato il Corriere di Como ha dato notizia della comparsa, proprio in questi giorni, davanti al giudice del Tribunale dei minori di Milano dell'esponente italiano della banda (all'epoca dei fatti 15enne).
Da informazioni in possesso della RSI, risulta invece che i ticinesi siano già stati sanzionati dalla Magistratura dei minorenni, che ha deciso misure di protezione (possono essere la sorveglianza, il sostegno esterno, il trattamento ambulatoriale o il collocamento in una struttura) e una condanna (e in tal caso può trattarsi di una multa, di un lavoro a fini rieducativi o - nei casi più gravi - della privazione della libertà).