Il comitato dei contrari alla nuova legge cantonale sugli orari dei negozi ha lanciato a Manno oggi, venerdì, la campagna "Nessuno è in vendita" in vista del voto popolare del prossimo 28 febbraio.
Il sindacato UNIA — con il sostegno del Partito socialista — aveva lanciato il referendum riuscendo a raccogliere quasi 10'000 firme in poco tempo (vedi articoli correlati). Il principale punto contestato nella revisione di legge approvata in marzo dal Gran Consiglio è proprio l'estensione degli orari di apertura di circa mezz'ora (fino alle 19 in settimana e fino alle 18.30 al sabato per tutto l'anno).
I promotori del voto sono quindi preoccupati per il peggioramento delle condizioni di lavoro del personale. "Già oggi chi è opera nella vendita è confrontato con delle condizioni difficili — ha detto Giangiorgio Gargantini, responsabile del settore terziario di UNIA ai microfoni di Romina Lara delle Cronache della Svizzera italiana — non ci saranno assunzioni e non porterà ricchezza al settore", ha concluso.
CSI/px
Dal Quotidiano 4.12.2015: