Ticino e Grigioni

Benzinai di confine: nuova carta sconto

A rimetterci potrebbero essere i benzinai ticinesi

  • 8 luglio 2013, 21:17
  • 6 giugno 2023, 11:29

La proposta del Consiglio federale di aumentare il costo della benzina di 15 centesimi al litro per la costruzione e la manutenzione delle strade nazionali, ha fatto ben sperare i distributori oltre confine. Alcuni media di Varese e Como hanno commentato la notizia con favore, qualcuno pensava che il paventato balzello fosse operativo da subito, con il potere di far diminuire il vantaggio economico di rifornirsi in Svizzera.

I prezzi del carburante in Ticino stanno letteralmente mettendo in ginocchio i distributori oltre ramina: in diversi hanno già chiuso l'attività come confermato dagli organi sindacali e, se dovesse arrivare l'aumento dell'IVA in Italia, la questione sarebbe drammatica.

Paolo Longo, Presidente della Federazione Autonoma Italiana Benzinai (FAIB) della provincia di Varese ha scritto venerdì una missiva urgente di aiuto al governatore lombardo Roberto Maroni per chiedere l'impegno della Regione per attivare una "nuova" carta sconto flessibile per il carburante con l'accorpamento della fascia B alla A, unificando così lo sconto per un maggiore raggio di chilometri. La carta deve essere "flessibile" rispetto ai prezzi alla pompa praticati in Ticino. Il tentativo è quello di rimediare all'esodo continuo di automobilisti che fanno dieci euro, quel tanto per arrivare a Chiasso o Caslano a fare il pieno.

Dalla Regione Lombardia fanno sapere che il dossier è nelle mani di Maroni, ma rimane da capire se Roma concederà di trasferire altri 20 milioni di euro alla Regione per sostenere lo sconto carburante degli automobilisti al confine. Un aumento della benzina in Svizzera, come proposto dal Consiglio federale, ed una carta sconto italiana flessibile, potrebbero rimettere in discussione l'enorme convenienza di varcare il confine per fare il pieno.

Simone Della Ripa

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