La casa da gioco di Sankt Moritz non è stata salvata. Dopo l’annuncio, un mese fa, della possibile chiusura, c’era la speranza che il casinò potesse restare aperto grazie a una cessione. Ipotesi che non si è verificata e quindi domani sarà l’ultimo giorno di apertura, visto il termine fissato dalla proprietaria Casinos Austria.
Il management e la proprietà non si esprimono, ma la decisione è stata comunicata alla Commissione federale della case da gioco, che entro breve comunicherà i prossimi passi.
Già nelle scorse settimane, l’Ufficio per l’industria, arti, mestieri e lavoro aveva ricevuto l’avviso di licenziamento collettivo. Le disdette, ha spiegato a Grigioni sera della RSI il Canton grigioni, riguardano la trentina di dipendenti attiva. A seconda dell’anzianità di servizio e delle posizioni ricoperte, c’è chi ha termini di disdetta di un mese e chi invece gode di un preavviso più lungo, fino a un massimo di sei mesi.
La chiusura è stato un fulmine a ciel sereno che ha spiazzato tutti, dal personale, ai clienti, fino alle autorità comunali. Questo perché sembrava si andasse verso un rilancio in grande stile dopo anni di cifre rosse. Erano infatti stati approvati dalla proprietà investimenti milionari per trasferire nel 2021 la sede del casinò nel centro di Sankt Moritz e per altri piani di espansione e rinnovamento, come un’offerta online, che erano stati illustrati nel dossier per il rinnovo della licenza d’esercizio. L’autorizzazione, valida per vent’anni, era stata ottenuta recentemente.