Prima il blackout e poi la conta dei danni. Il giorno dopo l’ora senza elettricità, che ha colpito gran parte del Sottoceneri, è tempo di bilanci.
Diverse aziende hanno subito perdite di alcune decine di migliaia di franchi, come per esempio la Mikron che è stata costretta a uno stop di oltre 60 minuti (400 i lavoratori fermi) e quantificato attorno ai 35'000 franchi. Ma non è solo la pausa di corrente ad aver pesato sul normale svolgimento delle attività. Come ha spiegato Stefano Modenini, direttore dell’Associazione industrie ticinesi, ci sono da calcolare anche le procedure di controllo per il ripristino dell’energia elettrica.
Per quanto riguarda la sicurezza, la banca Cornèr ha detto che tutto è filato liscio, mentre UBS ha sottolineato che è stata l’occasione per rivedere le procedure interne in caso di emergenze. Ora gli interessati potranno bussare alla porta dei loro assicuratori. Un percorso che non sarà veloce, ha sottolineato ancora Modenini. Poi bisognerà accertare le responsabilità di questa interruzione che ha avuto origine durante dei lavori di manutenzione alla sottostazione di Swissgrid sul piano di Magadino.
CSI/AlesS