“Non sta a noi chiedere le dimissioni”. A parlare ai microfoni RSI sul caso della granconsigliera del PS, Lisa Bosia Mirra, fermata ieri dalle guardie di confine e accusata di favoreggiamento all’entrata illegale, è il capogruppo della Lega, Daniele Caverzasio, che aggiunge: “Eventualmente, sta a lei o al suo gruppo parlamentare fare passi in questa direzione”.
Nel frattempo la vicenda, soprattutto sui social, continua a galoppare e dà adito a commenti, da una parte e dall’altra, senza mezze misure.
Ma tornando alla dimensione politica, il capogruppo PLR, Alex Farinelli, non ha dubbi: "Se le accuse dovessero essere confermate – ci spiega – dovrebbe lasciare il Parlamento. Dispiace quando una persona che rappresenta i cittadini va a violare manifestamente delle leggi. Non deve succedere”.
Il PPD, per bocca del capogruppo in Gran Consiglio, Fiorenzo Dadò, parla invece di perdita di credibilità: “Lisa Bosia Mirra è molto impegnata nella cause dei migranti. Ma ora la sua credibilità è minata. Conoscendola di persona posso dire che l’avrà fatto in buona fede, ma la legge deve sempre essere rispettata”.
Dopo il comunicato del PS di ieri sera, in cui il presidente, Igor Righini, ha dichiarato che è troppo presto per prendere qualsiasi decisione sul futuro politico della deputata, il parlamentare Ivo Durisch ha aggiunto che i socialisti “comprendono il dramma personale di coscienza”. Dramma, è stato aggiunto in un comunicato arrivato in serata, “che si consuma quando la propria coscienza è spinta ad infrangere la legge perché non la si ritiene giusta da un punto di vista etico”.
CSI/Red.MM