Era il 13 maggio e la Ferrovia retica faceva saltare in aria il vecchio ponte sulla linea che collega Coira e Arosa. Un’esplosione a regola d’arte, ma illegale: la detonazione è infatti stata eseguita senza l’autorizzazione e ora la Procura grigionese sta indagando sull’accaduto.
Inizialmente, l’Ufficio federale dei trasporti aveva autorizzato la demolizione del viadotto del Castiel. A una condizione però: non ricorrere agli esplosivi. Una condizione esplicitamente espressa dalla Ferrovia Retica stessa, per motivi di tutela ambientale.
In un secondo momento, però, la compagnia ferroviaria grigionese ha cambiato idea, senza tuttavia richiedere un secondo permesso. “Era il metodo più sicuro e vantaggioso” spiega il capo per l’infrastruttura della Ferrovia Retica, Christian Florin, “ed è stato valutato con specialisti ed esperti di brillamento e con le autorità cantonali”.
Il procedimento era quindi sicuro e idoneo alla situazione, ma la decisione spettava alla Confederazione, come stabilisce la legge. “Abbiamo presupposto che tutto fosse in ordine, visto il consenso unanime di tutti gli uffici coinvolti, anche cantonali, sui quali tra l’altro si appoggia anche la Confederazione”, dice ancora Florin, assicurando che nessuno aveva intenzione di scavalcare il Governo.
L’Ufficio federale dei trasporti ha chiesto un rapporto sulle conseguenze per l’ambiente all’azienda di trasporto pubblico. Intanto la Procura retica raccoglie informazioni e non si può escludere l’apertura di un’inchiesta.