L'ultimo ostacolo in vista dell'adozione del contratto collettivo di obbligatorietà generale nel settore della vendita e quindi dell'entrata in vigore del prolungamento degli orari dei negozi in Ticino dovrebbe essere stato rimosso. Il quorum di adesioni sarebbe stato raggiunto anche tra i datori di lavoro. Con una lettera inviata alla commissione paritetica del settore, il patron del FoxTown Silvio Tarchini ha assicurato che la firma del centro commerciale rappresenta tutte le 132 società con 1'183 dipendenti insediate a Mendrisio. Un numero sufficiente a raggiungere il minimo richiesto: fissato a 696, il 50% dei datori di lavoro più uno.
In sostanza, con la sua firma in calce alla missiva, il presidente della Tarchini FoxTown SA certifica che, al momento della sottoscrizione del contratto di locazione, le aziende aderiscono automaticamente al contratto Fox Town. Contratto che, rileva, ai dipendenti assicura condizioni migliori rispetto a quelle della convenzione collettiva per il commercio al dettaglio in discussione. Ciò che dovrebbe chiudere le discussioni sulla questione.
La settimana prossima l'intera documentazione sarà dunque consegnata al cantone che, a sua volta, se non vi saranno ulteriori intoppi, la inoltrerà l'esame definitivo alla SECO, la segreteria di Stato per l'economia. Si spera di poter far entrare in vigore il contratto collettivo di lavoro da giugno del prossimo anno. Ciò che sbloccherà l'applicazione della nuova legge cantonale sull'apertura dei negozi approvata il 28 febbraio 2016 da quasi il 60% dei votanti.
Diem/CSI
CSI 18.00 del 20.10.17: le spiegazioni di Silvio Tarchini nel servizio di Alberto Tettamanti
RSI Info 20.10.2017, 20:14
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