La presunta gara automobilistica, conclusasi con la tragica morte di un loro amico 19enne di Arbedo, li aveva visti rivali. Oggi, lunedì, siedono l'uno accanto all'altro sul banco degli imputati di fronte alla Corte delle Assise criminali chiamata a giudicarli a quattro anni dall'incidente avvenuto a Cadenazzo. I due erano al volante delle loro vetture e secondo l'accusa si stavano sfidando in una corsa ad alta velocità quando una era uscita di strada schiantandosi contro un albero.
Il 22enne del Bellinzonese si è reso protagonista di un sorpasso alla velocità di 114 km/h - dove il limite era di 60 - e nel suo sangue era stato riscontrato un tasso alcolemico compreso tra lo 0,59 e lo 0,98 per mille.
È quindi lui il principale imputato, accusato di omicidio intenzionale per dolo eventuale: la richiesta di pena è stata di 18 mesi con condizionale. Per il suo "sfidante" invece è stato richiesto il proscioglimento.
Per la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo non vi sono elementi probatori sufficienti per avvalorare la tesi di omicidio intenzionale per dolo eventuale.
Lunedì pomeriggio sono stati ascoltati i difensori e la parte civile, mentre la sentenza è attesa per martedì.
APe
Incidente stradale a processo
Il Quotidiano 04.09.2017, 21:00
CSI 18.00 del 4.9.2017 - Il servizio di Luigi Frasa
RSI Info 04.09.2017, 20:03
Contenuto audio