Il titolare del bar Calypso di Melano è stato condannato a 18 mesi con la condizionale, quasi tre settimane dopo essere comparso davanti alla Corte delle Assise correzionali di Lugano. Il 47enne ticinese era accusato dal procuratore generale John Noseda di aver obbligato una settantina di ragazze a prostituirsi tra il 2008 e il 2012, obbligandole ad adescare i clienti e imponendo loro affitti sproporzionati delle camere.
Per lui, difeso da Marco Garbani, sono cadute le imputazioni di promovimento ed esercizio illecito della prostituzione, di infrazione alla legge federale sugli stranieri e di disobbedienza a decisioni dell'autorità, mentre il giudice Mauro Ermani lo ha condannato per usura aggravata e tentata coazione (per un episodio non legato alle luci rosse). Trattandosi di un incarto "vecchio", la sentenza ha tenuto conto del tempo trascorso.
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