Ticino e Grigioni

Candidati ticinesi pronti a spendere, ma non troppo

Budget della campagna in trasparenza - Tra i nomi di punta, solo Alex Farinelli e Fabio Regazzi oltrepassano la soglia di dichiarazione con 75'000 franchi il primo e 70'000 il secondo

  • 7 settembre 2023, 19:00
  • 7 settembre 2023, 19:51
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Elezioni federali: quanto spendono candidati e partiti

SEIDISERA 07.09.2023, 18:24

  • Keystone
Di: SEIDISERA/Crameri/RedMM 

Finora custodito come un segreto inviolabile, con le elezioni federali di ottobre, il finanziamento dei partiti svizzeri è diventato più trasparente grazie a una nuova legge. Anche per i singoli candidati vige l’obbligo di notificare al Controllo federale delle finanze (CDF), i budget di campagna superiori a 50'000 franchi e le donazioni che oltrepassano i 15'000.

Giovedì, alla scadenza del termine per la notifica, erano ancora poche dozzine i conti dei candidati pubblicati sul sito del CDF. Altri se ne aggiungeranno, perché il sistema si aggiorna automaticamente. Secondo quanto riporta Keystone-ATS, dei 5'950 candidati al Consiglio nazionale, circa 40 hanno annunciato disponibilità superiori ai 50'000 franchi e per la metà di loro, i mezzi per farsi eleggere superano gli 80'000 franchi. La metà degli annunci arriva da esponenti del PLR, che specialmente nei cantoni urbani spenderanno le cifre più elevate.

La RSI ha tracciato un quadro tra i candidati di punta ticinesi (alcune informazioni – poche – si trovano sul sito dell’CDF, tutte le altre sono state chieste ai diretti interessati). Due sono quelli che superano la soglia di dichiarazione: Alex Farinelli (PLR) ha dichiarato un budget complessivo di 75'000 franchi, compresa una donazione, dal suo datore di lavoro, che supera la soglia di 15'000 franchi. Il budget di Fabio Regazzi (il Centro) risulta leggermente più basso, 70'000 franchi, costituito soprattutto da fondi propri e donazioni inferiori ai 20'000 franchi.

Per tutti gli altri ticinesi nulla da dichiarare al CDF, perché sotto i parametri di legge. Piero Marchesi (UDC), contattato dalla RSI, dichiara che per la sua campagna spenderà meno di 30'000 franchi (con nessuna donazione eccedente i 15'000 franchi). Greta Gysin (I Verdi) afferma di avere un budget di 10'000 franchi. Stesso ordine di grandezza per Bruno Storni (PS), per la sua campagna il socialista spenderà tra i 5 e i 10'000 franchi. Lorenzo Quadri (Lega) non supera la soglia e precisa che utilizzerà solo soldi propri.

Come detto, le cifre destinata alla campagna dai candidati delle più grandi città svizzere risultano più elevate. Tra i dati resi pubblici spiccano allora i 280'000 franchi del liberale zurighese Andr Silberschmidt. Poche le dichiarazioni di donazioni superiori ai 15'000 franchi. Una candidata PLR zurighese segnala 50’000 franchi ricevuti dalla società dei medici... lei stessa è dottoressa. Un candidato UDC bernese ha ricevuto 30'000 franchi dal Touring Club Svizzero e 20’000 franchi dalla banca Raiffeisen. Poi c'è GastroSuisse che dichiara d'aver sostenuto 160 candidati con 315'000 franchi. Questo, un assaggio delle cifre messe sul piatto.

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