Si sono dovuti presentare in polizia a Locarno accompagnati dai loro genitori, una trentina di minorenni del Locarnese tra i 14 ed i 17 anni. Questo perché i giovani sono stati controllati e trovati in possesso di cannabis.
Alcuni di loro frequentano le scuole medie ed il teatro del consumo è la zona Morettina, poco distante dalle scuole e dal centro giovani della Città. Va precisato però che il consumo di droga avveniva al di fuori dell’orario scolastico e non in diretta prossimità degli istituti.
Il numero elevato di adolescenti interrogati è il risultato di un'inchiesta della polizia comunale, partita soprattutto a scopi preventivi. Fra i giovani ascoltati anche qualche piccolo spacciatore. Ora il magistrato dei minorenni, Reto Medici, dovrà decidere quale sanzione comminare loro per il reato di violazione della legge federale sugli stupefacenti. Ad avere provocato un numero così alto di persone coinvolte, il classico effetto domino: alcuni giovani sentiti dalla polizia alla presenza dei loro genitori, hanno fatto il nome di altri coetanei con i quali fumavano hashish.
Intanto l’inchiesta prosegue per individuare eventuali altre persone attive sulla piazza di Locarno nello spaccio di droga. Per i minorenni consumatori di canapa, che per legge non sono punibili con una contravvenzione, ora si prospetta perlomeno un ammonimento. I recidivi saranno - con ogni probabilità - obbligati a mettersi a disposizione qualche ora alla settimana per lavori di utilità pubblica. Al di là di questa inchiesta, Radix della Svizzera italiana precisa che i dati realitivi al consumo di canapa tra minorenni indicano una sostanziale stabilità negli ultimi cinque anni. Ma al di là dei dati, non mancano comunque le preoccupazioni per il numero di giovani coinvolti in questa indagine e ci si chiede in che misura il consumo di droga tra minorenni possa riguardare anche altre sostanze oltre la marijuana e derivati.
Quotidiano/sdr