Ticino e Grigioni

Canyoning, aperta inchiesta

Al vaglio degli inquirenti la tragedia sfiorata sabato in Valle di Cresciano, dove 15 escursionisti sono stati tratti in salvo

  • 11 settembre 2017, 20:01
  • 23 novembre, 04:20
 Il gruppo è rimasto sorpreso da un’improvvisa piena del fiume

Il gruppo è rimasto sorpreso da un’improvvisa piena del fiume

  • RescueMedia

La tragedia sfiorata sabato scorso in Valle di Cresciano, dove 15 escursionisti intenti ad effettuare una discesa di canyoning sono stati tratti in salvo, è al vaglio degli inquirenti. Un'inchiesta, affidata alla procuratrice pubblica Pamela Pedretti, è stata infatti aperta per stabilire eventuali responsabilità di uno dei titolari dell'azienda che ha organizzato la spedizione. Il gruppo è rimasto sorpreso da un’improvvisa piena del fiume.

"Per quanto mi è dato sapere, il gruppo ha contattato le officine idroelettriche. Il sistema prevede tre livelli di pericolo: quello rosso, per cui è vietato proseguire; quello verde, secondo cui non vi sono pericoli, e quello giallo, che sconsiglia di addentrarsi nella gola del fiume. Sabato è stato dato segnale giallo", ha dichiarato alla RSI la presidente della Swiss Outdoor Association, associazione che rappresenta gli interessi della categoria, Katrin Blumberg.

"Dopo gli eventi di alcuni anni fa che avevano portato il canyoning in prima pagina, noi come commissione eravamo intervenuti proprio per trovare dei giusti canali di informazione", ha affermato ai microfoni delle Cronache della Svizzera italiana Boris Donda, presidente della commissione "Acque sicure".

"Quest’anno però abbiamo avuto un incidente gravissimo (vedi articoli correlati) e un altro evitato (quello di sabato), quindi la commissione a fine stagione si addentrerà ad analizzarli, in collaborazione con la polizia, per capire se c’è bisogno di fare nuove opere di prevenzione o di sensibilizzazione", ha aggiunto, specificando che "in collaborazione con le officine idroelettriche abbiamo affisso determinati cartelli informativi. Ci si può inoltre collegare con una linea telefonica che dà informazioni sulla situazione nei torrenti".

"Sconsigliamo sempre di praticare canyoning quando sono in previsione maltempo e temporali. Però purtroppo ci sono persone che si addentrano in questi luoghi senza chiedere informazioni e senza fare dei sopralluoghi. Cerchiamo sempre di evitare i divieti, ma di informare il più possibile", ha concluso.

CSI/ads

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