"Ritengo che quanto è accaduto due anni fa nella clinica Sant'Anna di Sorengo sia un incidente estremamente grave. E penso che sia doveroso, da parte della stampa, cercare di capire e far capire ai lettori, come sia possibile che nel 2016, e soprattutto in una realtà come quella svizzera dove la sanità è particolarmente costosa, possano accadere simili cose".
Lillo Alaimo, direttore del Caffè, commenta con queste parole la decisione della clinica Sant’Anna di denunciare penalmente il domenicale per diffamazione e violazione della legge sulla concorrenza sleale (per saperne di più clicca qui) per gli articoli sul caso Rey, il medico che ha amputato per errore i seni ad una donna.
"La vicenda pone diversi interrogativi, che si allargano ad un modus operandi di tutta la sanità. Quindi riteniamo che sia un dovere quello di comprendere come mai queste cose possano accadere", aggiunge Alaimo. "Ecco - prosegue - a cosa serve un'inchiesta giornalistica".
"I vertici della clinica hanno ammesso di aver pagato parte dell'indennizzo. E non credo proprio che la loro assicurazione sia paragonabile alla Caritas", conclude.
joe.p.
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