Ticino e Grigioni

Carburanti, non si arresta la corsa

Nella sola giornata di martedì prezzi su del 10% in Ticino - Preoccupazione nel settore trasporti, Besomi: "Lavoriamo per pareggiare i costi"

  • 9 marzo 2022, 07:11
  • 11 settembre 2023, 10:54

Benzina alle stelle

Il Quotidiano 08.03.2022, 20:00

È ormai chiaro a tutti, perlomeno a tutti quelli che guidano un veicolo: i prezzi dei carburanti sono alle stelle. E con l’ennesimo aumento dei prezzi, sono sempre meno le persone che si vedono in coda alle stazioni di servizio, segno che il costo di benzina e diesel sta incidendo pesantemente anche sui privati, anche perché non tutti possono rinunciare all'automobile, soprattutto per lavoro.

La preoccupazione maggiore la si rileva però tra chi lavora nel settore dei trasporti: i margini di guadagno sono minimi e attualmente non è pensabile caricare i costi extra a imprese e clienti, visto che le offerte sono già state firmate.

“Se qualche mese fa il diesel pesava un 20-25% sui costi, ora siamo già al 30-35%” dice ad esempio Marco Besomi, della ditta Trasporti Besomi. “Il guadagno netto giornaliero di un autocarro, tolte tutte le spese, era del 4-5%...ora questo margine non c’è più, siamo al guadagno zero, usciamo alla pari.”

Il punto è che l'aumento dei prezzi continua da mesi e nessuno può dire con certezza cosa succederà in futuro, anche perché la guerra in Ucraina ha ripercussioni su tutta l’Europa.

“Se c’è domanda, ma naturalmente in questo momento manca teoricamente il prodotto che arriva dalla Russia, il prezzo sale” spiega da parte sua il presidente di Swissoil Paolo Righetti. "Gli indicatori sono quindi molteplici e in parte positivi e in parte negativi: positivo perché la situazione Covid e negativo ovviamente per la guerra in corso in Europa.”

E anche sbloccando le scorte obbligatorie presenti in Svizzera i prezzi non diminuirebbero: “La liberazione delle scorte obbligatorie – prosegue Righetti – è stata fatta per seguire la decisione dell’Agenzia internazionale dell’energia, e serve in caso ci sia mancanza di prodotto, non per calmierare i prezzi. Sul mercato svizzero in questo momento non c’è mancanza.”

Ora, l'unica speranza, è che i negoziati di pace con la Russia portino ad una tregua e che i prezzi possano ritornare a breve termine sotto i due franchi, un costo realistico che non porterebbe ad un aumento generalizzato dei costi di materie e alimenti i quali necessitano - praticamente sempre - di essere trasportati.

Sergio Rossi: “Tanti fattori connessi fra di loro"

Sul tema, al Quotidiano, è intervenuto anche l’economista Sergio Rossi, che spiega che "è impensabile sapere quale sarà il prezzo della benzina nei prossimi mesi: sono troppo i fattori connessi fra di loro".

Le considerazioni dell'esperto

Il Quotidiano 08.03.2022, 20:00

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