L'approvvigionamento di energia è al momento garantito in Svizzera, ma la chiusura dei rubinetti del gas russo, la scarsità di precipitazioni che minaccia le forniture dal settore idroelettrico indigeno e il fatto che la metà delle centrali nucleari francesi sia al momento staccata dalla rete per riparazioni o manutenzione non fanno dormire sonni tranquilli a Berna e ai Cantoni. Ultimi in ordine di tempo a comunicare contromisure, i Grigioni hanno annunciato mercoledì di aver affidato a uno stato maggiore ad hoc la coordinazione con Comuni e Confederazione.
Mario Cavigelli
Siamo ancora in una fase di pianificazione, è stato ricordato in conferenza stampa, ma il rischio di penuria di elettricità e gas (fonte che nel cantone rappresenta solo il 4% del totale) è reale e non improbabile. Gli scenari possibili vanno dalle misure di risparmio volontarie ai distacchi controllati di corrente. "Niente allarmismo", ha detto il consigliere di Stato Mario Cavigelli, "ma bisogna essere coscienti dell'importanza dell'energia. Se tutta la popolazione e l'economia seguono questo intento possiamo risparmiare senza tanti svantaggi e ridurre il rischio", ha affermato.