Cifre alla mano, Forum Alternativo, PS e Movimento per il socialismo bocciano la riforma sociale presentata giovedì mattina dal consigliere di Stato Raffaele De Rosa. "Sulla carta, le misure previste non dovrebbero scontentare nessuno: maggiori sussidi di cassa malati, rafforzamento delle misure a sostegno delle famiglie, alleggerimento della burocrazia,..." scrive il primo in un comunicato, ma c'è un ma: "dietro a grandi proclami, si celano misure timide e inaccettabili ricatti".
RG 12.30 del 17.10.2019 Il servizio di Christian Gilardoni
RSI Info 17.10.2019, 17:45
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Questo perché le misure annunciate a Bellinzona sono legate a doppio filo con la riforma fiscale, che, ricorda invece l'MPS, vale dieci volte tanto (poco più di 150 milioni), va a beneficio essenzialmente di aziende e benestanti e non è nemmeno la prima, andando ad aggiungersi alla cinquantina di milioni di minori entrate della precedente. Il legame fra le due proposte non va giù neanche al PS: la riforma sociale, scrive, va applicata senza condizionarla a ulteriori sgravi.
CSI 18.00 del 17.10.2019 La reazione del Soccorso d'inverno, che giunge in aiuto laddove non arrivano le politiche cantonali
RSI Info 17.10.2019, 20:05
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Inoltre, denunciano ancora le tre formazioni di sinistra, con i nuovi provvedimenti non si fa che restituire una parte di quanto tolto negli ultimi anni. Sono 17,4 milioni dei 50 che erano stati "tagliati", precisano i socialisti, che chiedono un tetto massimo per i premi di cassa malati rispetto al reddito disponibile: il 10% come auspicato da una loro iniziativa federale. Il risanamento delle finanze cantonali, ricorda l'MPS, si è concretizzato proprio grazie a tagli alla socialità: "30'000 persone hanno perso il diritto ai sussidi di cassa malati" e "un migliaio di famiglie agli assegni integrativi di prima istanza".